Negli ultimi anni sono entrati in commercio moltissimi tipi di ionizzatori e purificatori d’aria, tra cui anche versioni portatili, del tutto somiglianti a una normalissima pen drive usb: si tratta di prodotti pensati ad esempio per l’uso in ufficio o in viaggio, in modo da purificare l’aria intorno alla propria postazione di lavoro. Naturalmente, l’acquisto di uno ionizzatore economico e così piccolo può portare a dei dubbi: si tratta di una truffa? Si tratta di un prodotto che funziona realmente?
Nel video qui sotto è stato testato ed esaminato uno ionizzatore USB acquistato su eBay; a differenza di molti altri modelli che possono essere acquistati online, anche per automobile, in questo caso il dispositivo si è rivelato essere realmente fedele alle aspettative, svolgendo effettivamente il suo ruolo di ionizzatore.
Lo ionizzatore esaminato presenta un led da 60 mA, fornendo dunque un’illuminazione molto fioca anche quando il dispositivo è in uso. Rimuovendo completamente la copertura di plastica dello ionizzatore con un cacciavite è invece possibile osservare il circuito interno; per comprenderlo, però, è necessario capire cosa sia effettivamente uno ionizzatore.
Dal punto di vista tecnico, uno ionizzatore non è altro che un circuito ad alto voltaggio che presenta un’estremità appuntita, sulla quale si andrà ad accumulare della carica negativa, la quale funzionerà essenzialmente come un bastoncino di ambra e riuscirà a caricare le particelle presenti nell’aria circostante. Nel caso dello ionizzatore che stiamo esaminando, il ruolo dell’estremità appuntita è ricoperto da una punta in fibra di carbonio situata all’estremità del dispositivo, che funge da emettitore. Affinché l’aria possa essere ionizzata, è necessario che vi sia una messa a terra: lo ionizzatore presenta anche questa, collegata direttamente alla porta USB che la alimenterà. Il circuito che vi è in mezzo è formato da un oscillatore a transistor collegato a un trasformatore a step-up con un amplificatore di voltaggio sull’output, ovvero in corrispondenza della punta in fibra di vetro; si tratta di un circuito semplice ma efficace, in grado di generare in poco tempo un voltaggio sufficiente a ionizzare l’aria intorno al dispositivo.
Dal momento che gli ionizzatori USB sono generalmente pensati per essere collegati ai PC portatili, però, è necessario fare una considerazione, dettata dal fatto che l’accumulo di carica negativa che si ha in corrispondenza della punta in fibra di carbonio deve essere bilanciato da un uguale accumulo di carica positiva. Nel caso dei PC portatili, tale accumulo può verificarsi o all’interno del PC stesso o in corrispondenza del trasformatore dell’alimentatore, potendo a lungo andare creare problemi e limitandone la vita utile.
In definitiva, quindi, esistono ionizzatori USB validi e che funzionano effettivamente come tali; per evitare ogni problemi al proprio PC portatile, però, è sempre meglio collegarli direttamente a una messa a terra, ad esempio utilizzando una presa multipla o un caricabatterie con presa USB come quello per i cellulari. Naturalmente, il fatto che uno ionizzatore USB sia valido non significa che non esistano truffe sul mercato: quando si acquista online è sempre opportuno fare attenzione alle recensioni e comprare solo da siti e venditori affidabili.